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DIVORZIO CON FASTWEB: TUTTE LE DIFFICOLTA’ DEI CONSUMATORI

Sede Fastweb Milano foto Ernesto Arbitraggio

Correva l’anno 2007 quando fu approvata la Legge Bersani, che aboliva tutte le eventuali penali e i vincoli temporali che affliggevano l’utente in seguito ad una rescissione di contratto. I gestori telefonici, obbligati, decisero di camuffare la famigerata penale, chiamandola in altra maniera, una tra tutte ‘costi di disattivazione’ da sommare a quelli di migrazione. Gli utenti, dinanzi a questa astuta strategia, hanno dovuto cedere e pagare ugualmente queste cifre, talvolta esagerate, come nel caso di Fastweb. Infatti una disdetta con Fastweb oscilla tra i 119 € ed i 229 €, il tutto in base alla tariffa attivata dall’utente ed ai device forniti da essa. Basta fare un giro sui forum per toccare con mano l’insoddisfazione dei clienti che, non solo lamentano la lentezza di navigazione, generata da una copertura non sempre adeguata, ma anche la poca chiarezza nei moduli di disdetta e nei cavilli burocratici nei quali ci perdiamo, incappando in salatissime penali.
Questi sono solo alcuni dei fardelli in cui ci imbattiamo nel difficile campo della rescissione con Fastweb, da non dimenticare sono le lunghe peripezie con i call center albanesi, che non sempre capiscono e parlano l’italiano e danno informazioni non sempre corrette. Le maggiori critiche dei clienti si riferiscono ad una navigazione lenta, che non rispecchia le promesse della pubblicità, e quindi ad un servizio incompatibile con le aspettative dell’utente, che deve restituire celermente tutte le apparecchiature previste dal servizio scelto, anche se pare che la modulistica non sia facilmente reperibile. Ma come uscire da quest’ incubo?

Se hai sottoscritto il tuo piano tariffario Fastweb lontano dai locali commerciali dall’azienda e sono passati meno di 14 giorni dalla sua attivazione, il diritto di recesso è previsto dalla legge. Questo significa che puoi richiedere l’annullamento del contratto senza spendere nemmeno un centesimo e senza dover affrontare odisee burocratiche.

In primis devi contattare il servizio clienti Fastweb al numero 192193 e richiedere la cessazione del tuo abbonamento, altrimenti puoi collegarti al sito Internet dell’operatore, scaricare il modulo ripensamento offerta fissa compilarlo e spedirlo tramite raccomandata A/R al seguente indirizzo: FASTWEB S.p.A. – Casella Postale 126 – 20092 Cinisello Balsamo (MI).

Se vuoi effettuare la disdetta Fastweb per passare a un altro operatore devi seguire la procedura standard per cambiare gestore telefonico, ossia contattare il nuovo gestore telefonico e attivare un nuovo abbonamento, fornendogli il codice di migrazione, che è presente sulla tua bolletta.

Successivamente , dovrai versare a Fastweb una somma pari a 34 euro se modem e altri apparecchi sono di tua proprietà o di 42,60 euro se invece modem e altri apparecchi ti sono stati forniti dal provider, inoltre dovrai restituire tempestivamente le apparecchiature ricevute a noleggio.

Se non lo fai, dovrai a restituire modem, telefono cordless e altri apparecchi a Fastweb entro 45 giorni dalla cessazione del contratto, ti verranno addebitate delle penali che possono andare da un minimo di 10,80 euro a un massimo di 110,92 euro ad apparecchio.

Per restituire i dispositivi a Fastweb bisogna essere istruiti direttamente da parte dell’operatore; le istruzioni dovrebbero arrivare tramite sms o e-mail e dovrebbero contenere tutto: l’indirizzo a cui spedire le apparecchiature, il codice di convenzione da utilizzare per la spedizione.

Dopo i 45 giorni previsti dal contratto, per restituire le apparecchiature a Fastweb dovrai effettuare un pacco a tue spese e spedirlo al seguente indirizzo:SDA Express Courier S.p.A., SS 11 ANGOLO SP 13 – 20064 GORGONZOLA (MI).

Insomma, tra incidenti burocratici e distrazioni dei clienti, il processo di rescissione con Fastweb potrebbe essere lungo e tortuoso, tale da portare i consumatori ad arrendersi per sfinimento, oltre che sull’orlo di una crisi di nervi! A questo punto c’è da chiedersi non solo dove siano le Istituzioni, ma come possano tutelare al meglio il consumatore e i suoi diritti.

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